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La trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione è un processo giusto e inevitabile, guidato dalla necessità di efficienza, trasparenza e migliore erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese.

In questo scenario, la figura del Responsabile per la Transizione Digitale emerge come una figura chiave per il successo di questa evoluzione. Vediamo nel dettaglio chi è, quali sono le sue funzioni e come avviene la nomina.

Chi è il Responsabile per la Transizione Digitale?

L’RTD è un dirigente della PA che ha la responsabilità di guidare e coordinare la trasformazione digitale dell’amministrazione. Introdotta dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), questa figura è obbligatoria per tutte le pubbliche amministrazioni. L’RTD deve assicurare che l’Ente adotti nuovi modelli di relazione con i cittadini, basati sulla trasparenza e sulla facilità di accesso ai servizi digitali.

Il ruolo dell’RTD non è semplicemente un adempimento burocratico, ma un vero e proprio motore di cambiamento. L’RTD ha il compito di:

  • Coordinare lo sviluppo dei servizi pubblici digitali;
  • Promuovere l’adozione di tecnologie innovative;
  • Garantire la sicurezza e l’interoperabilità dei sistemi informatici;
  • Assicurare la conformità alle normative vigenti in materia di digitalizzazione;
  • Predisporre il Piano Triennale per l’informatica;
  • Monitorare l’attuazione della strategia digitale dell’ente.

Come si Nomina l’RTD?

La nomina dell’RTD è un processo che richiede un’attenta valutazione delle competenze e delle risorse disponibili. Innanzitutto, è necessario predisporre l’Ufficio per la Transizione al Digitale (UTD), affidandolo a un dirigente generale o, per Enti non statali, a un dipendente apicale o un titolare di posizione organizzativa con competenze adeguate in ambito tecnologico e giuridico.

Successivamente, viene nominato formalmente il Responsabile per la Transizione Digitale, noto anche con l’acronimo RTD, che deve avere competenze tecnologiche, giuridiche e manageriali. Dopo la nomina, l’RTD va registrato nell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA).

Per i Comuni più piccoli o altri Enti, c’è anche la possibilità di nominare l’RTD in forma associata, tramite convenzioni o Unioni di Comuni, così da condividere risorse e competenze per una gestione più efficiente.

Importanza dell’RTD per la Transizione Digitale dei Comuni

La presenza di un RTD competente è fondamentale per garantire una transizione digitale efficace nei Comuni: questa figura, infatti, non solo assicura l’adempimento degli obblighi normativi, ma svolge un ruolo attivo nell’innovazione e nella modernizzazione dell’ente.

Ecco alcuni vantaggi della presenza di un RTD:

  • Miglioramento dei servizi – L’RTD lavora per rendere i servizi comunali più accessibili e semplici, aumentando la soddisfazione dei cittadini e riducendo tempi e costi;
  • Efficienza amministrativa – Grazie alla digitalizzazione, i processi diventano più rapidi e meno costosi, migliorando la gestione di documenti, comunicazioni e pratiche.
  • Trasparenza – La digitalizzazione facilita l’accesso alle informazioni pubbliche e garantisce il rispetto delle normative sulla trasparenza e sull’accesso civico;
  • Sviluppo Economico – Promuovendo servizi digitali, l’RTD contribuisce a rendere il territorio più attrattivo per imprese e investitori, favorendo la crescita economica locale;
  • Conformità Normativa – L’RTD assicura il rispetto delle leggi sulla digitalizzazione e coordina il Piano triennale per l’informatica della PA, rendendo l’ente idoneo a ottenere finanziamenti pubblici.

Particolarità legate ai Piccoli Comuni

Nei piccoli Comuni, la figura dell’RTD assume un’importanza ancora maggiore a causa delle risorse limitate e delle difficoltà organizzative. Spesso questi Enti non dispongono di personale con competenze specifiche nel settore IT, per questo, la nomina dell’RTD in forma associata rappresenta una soluzione efficace.

La nomina associata dell’RTD consente a più Comuni di condividere le risorse e le competenze di un unico responsabile, superando così la carenza di personale qualificato e riducendo i costi. Questa collaborazione tra Comuni è essenziale per garantire una digitalizzazione dei servizi uniforme e coordinata, con l’RTD in forma associata che funge da figura di riferimento e supporto per tutti gli enti coinvolti.

I piccoli Comuni, spesso caratterizzati da esigenze specifiche legate al territorio e ai servizi offerti, possono beneficiare di soluzioni mirate grazie alla conoscenza approfondita del contesto locale da parte dell’RTD. Questo approccio permette di promuovere l’innovazione in modo efficace e personalizzato.

Non ultimo, il supporto della Regione gioca un ruolo cruciale nel facilitare la nomina associata e nel sostenere i percorsi di digitalizzazione dei piccoli Comuni: le Regioni possono offrire assistenza tecnica, finanziare i progetti e fornire strumenti operativi per accelerare la trasformazione digitale sul territorio.

NovaServ: il partner ideale per la digitalizzazione dei Comuni

NovaServ, oltre le logiche di mera fornitura di servizio, si pone come un vero partner per gli Enti Pubblici che vogliono intraprendere un percorso di digitalizzazione efficace. I nostri servizi includono:

  • Consulenza specializzata per la nomina dell’RTD e la costituzione dell’UTD, con particolare attenzione alle esigenze dei piccoli Comuni;
  • Formazione, con percorsi pensati per lo sviluppo delle competenze digitali del personale, inclusa la formazione sulle competenze di e-leadership;
  • Supporto tecnico, aiutando gli Enti nell’implementazione di soluzioni tecnologiche avanzate e garantendo la sicurezza e l’interoperabilità dei sistemi;
  • Supporto alla gestione dei servizi digitali, assicurando la qualità ad esempio dei contenuti e delle news sui siti istituzionali, nonché la conformità alle normative vigenti.

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